Il grande successo de La macchina del Tempo portò lo staff creativo a ritentare l’impresa. Sasagawa Hiroshi, che considera la prima serie un cartone animato con battute e situazioni ridicole “velate”, in Yattaman decide di calcare la mano dispiegando vere e proprie demenzialità e parodie. I giochi di parola sono molto presenti in questa serie e diventano molto più importanti, sopratutto nei nomi dei
protagonisti e dei mezzi meccanici. Quest’ultimi acquistano un più “giocattoloso” e buffo design: un robottone a forma di cane con un campanello attaccato al naso suonato da una manina meccanica che sbuca da un buco del cappello da pompiere! Venne anche dato uno schema ben definito che gli sceneggiatori avrebbero dovuto rispettare rigidamente.
Questo permetterà, a serie inoltrata, spassosissime gag e tentativi dei personaggi stessi di uscire da questi schemi. Personaggi che pian piano acquistano la consapevolezza di essere famosi “attori” di cartoni animati e quindi si preoccupano di non farsi vedere dai fan in situazioni spiacevoli o indelicate. Capita sempre più spesso che le esplosioni li deformino orribilmente o i loro vestiti vengano tagliuzzati e bruciacchiati facendoli restare davanti alle telecamere mezzi nudi e ustionati.
Allo scadere del primo anno, quando normalmente si chiude la serie, il successo di Yattaman è ancora altissimo e lo confermano le migliaia di lettere e telefonate ricevute dalla Tatsunoko. Si decide allora di prolungare l’uscita delle puntate in una seconda parte della serie fino ad arrivare a due anni di programmazione ininterrotta. Ci si rende conto da queste lettere e telefonate che è il Trio il vero protagonista, le loro dementi sconfitte, la loro sfrontata lotta per il successo. Per questo si darà molto spazio alle loro sempre più demenziali avventure, fino a far
sembrare che la situazione sia sfuggita di mano agli autori: i personaggi vanno per conto proprio a recitare le puntate! Questo è dovuto anche al fatto che i doppiatori del Trio, un gruppetto affiatato di attori molto immedesimati in questi personaggi, si ritrovano a recitare via radio in molti show la parte del Trio Drombo abbandonandosi all’improvvisazione. Così anche durante il doppiaggio televisivo si lasciarono trascinare dalle situazioni, inventarono esilaranti gag che lo staff si affrettò a disegnare inserendole nell’episodio della settimana.
Le lettere giungevano alla Tatsunoko per tutta la durata della serie e, durante la settimana, si sceglievano le migliori per dare spunti alla sceneggiatura o ai disegni. Nella prima parte della serie i bambini inviano suggerimenti al tecnico dei cattivi su come sconfiggere gli eroi buoni, spedivano anche progetti disegnati di nuovi robot da combattimento. Progetti che venivano mostrati al pubblico durante l’episodio o, qualche volta, addirittura realizzati dal Trio. Nella seconda parte invece sono gli adolescenti e i giovani, ma anche gli adulti, ad inviare la propria foto con uno slogan da cantare durante la canzone di Odate Buta, il maialino. Questi slogan e queste foto sono inserite regolarmente in ogni puntata mentre il Trio Drombo, i cattivi, canta e balla.
Capite perché in Giappone il successo di Yattaman fu enorme? Cosa dareste per apparire in televisione accanto ai vostri personaggi preferiti?
Per ravvivare la serie vengono introdotti nuovi Yatta robot, sempre più sofisticati ma, allo stesso tempo, sempre più buffi e complicati da assurdi e inutili meccanismi computerizzati deputati alla scelta delle unità da combattimento.
Non molto nascosta è l’ammirazione che l’ingegnere del Trio di cattivi prova per i supereroi buoni, tanto è che quando essi saltano e piroettano arrivando atleticamente sul luogo del misfatto, lui li applaude e li incita e risponde ai loro slogan “che bella frase!”. Non solo: la sexy comandante, quando il Trio riesce a portare a termine i propri malefici intenti, si permette di urlare tutta contenta “Yattaaa!!” imitando i suoi avversari, ma portando estremamente sfortuna alla propria squadra.
Il colmo è nella parte finale della serie dove lei arriverà ad innamorarsi di Yattaman, scatenando le ire e le gelosie dei suoi scagnozzi e della fidanzata di Yattaman!
Anche gli eroi buoni si rendono conto di essere belli, giusti e super eroi. I loro denti e i loro occhi, e quando esagerano anche le parti intime, brillano sempre di più, tanto da indurre il Trio ad indossare gli occhiali da sole protettivi, perché “solo gli occhi dei puri di cuore brillano così”.
I loro slogan sono sempre più ovvi e ripetitivi tanto che mentre si presentano al pubblico il Trio si distrae leggendo il giornale, lavorando a maglia, mettendosi i tappi nelle orecchie o sfottendoli palesemente: “Ma perché non vi mettete agli incroci a fare i semafori?”
Yattaman risulta, specialmente nella seconda parte, la serie che conferma e perfeziona il format delle Time Bokan rendendolo famosissimo e molto imitato.
Le Time Bokan si staccano in questo modo dalla parodia fatta ad altri cartoni animati per diventare un genere, un filone, a se stante con proprie regole, eccezioni e format vincenti!
La serie è andata in onda sulle reti private locali specialmente al sud.
Sui circuiti a livello nazionale via satellite come l’ex Cooltoon.
A ottobre 2016 ritorna in TV su mediaset italia2 dalle 18.30 ma solo con 20 episodi. Per l’occasione a livello video è stato utilizato un nuovo master HD telecine della Tatsunoko e come audio l’audio storico italiano completamente ripulito. Nessuna censura di Mediaset.
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